TARTARUGHE

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Il termine tartaruga indica le tartarughe acquatiche (siano esse d'acqua dolce -come ad esempio gli Emydidae, con membrane di pelle tra gli artigli- o marine -con arti trasformati in pinne), carnivore e con carapace dal profilo basso; mentre si dice testuggine (dal latino testudo) qualunque specie sia adattata alla vita terrestre, erbivora, con possenti artigli e con carapace (generalmente) rialzato. Le tartarughe sono dotate di un guscio protettivo molto resistente: la parte superiore di questa "corazza" prende il nome di "carapace", mentre la parte inferiore prende il nome di "piastrone". Le tessere di carapace e piastrone sono chiamati scuti. Esistono diverse specie adattate per diversi ambienti, per i fiumi e laghi (come la Pseudemydis scripta), per i mari (come la Caretta caretta) per la terra (come la Testudo hermanni). Le specie acquatiche sono onnivore, per lo più carnivore da giovani e con la crescita preferiscono i vegetali, si alimentano di pesce, lattuga, frutti di bosco (che non fermentano a differenza degli altri frutti durante la digestione), riescono a raggiungere gli 8 km/h, mentre le terrestri sono più erbivore con una dieta che varia dalla frutta ai cactus e riescono a raggiungere a malapena i 100 m/h (0,1 km/h, 3 cm/s).

TARTARUGHE MARINE

Le Tartarughe marine sono rettili, (animali a sangue freddo), adattati perfettamente alla vita acquatica. La loro storia evolutiva li ha portati, oltre 100 milioni di anni fa, il loro processo evolutivo ha permesso loro di sviluppare un corpo con caratteri idrodinamici. Nel contempo hanno evoluto sistemi alternativi per la respirazione, al fine di accentuare la resistenza all'immersione. La Tartaruga marina comune è capace di stazionare al fondo, in condizioni termiche particolari, anche per interi giorni, in uno stato di torpore grazie ad un particolare tessuto muscolare cardiaco capace di operare, anche per periodi prolungati, in carenza di ossigeno. Sono esseri ovipari e depongono le uova sulla terra ferma, sotto la sabbia di una spiaggia tranquilla. Le tartarughe nidificano una volta ogni tre  o quattro anni sulla stessa spiaggia in cui sono nate, rilasciando da 80 a 100 uova sotto un leggero strato di sabbia, le uova si schiudono dopo circa cinquanta giorni dalla deposizione, la madre si preoccupa solo di sotterrare le uova dopo di che la luce lunare chiama i piccoli verso il mare,  un illuminazione troppo forte può depistare i cuccioli provocandone la morte; si nutrono in questa fase di micro plancton. Caratteristica delle tartarughe sono le grandi migrazioni transoceaniche. Quella delle tartarughe è una specie protetta.  Molte sono le cause della loro vertiginosa diminuzione, tra queste ricordiamo l’inquinamento e l’alterazione dei loro habitat, a volte questi animali rimangono impigliati nelle reti dei pescatori o ingeriscono lenze. Il carapace danneggiato può essere ricostruito con resine solo se il taglio è superficiale. Inoltre le tartarughe vengono adoperate per:  uso alimentare (in Asia si fa uso di brodo fatto con cartilagine di tartaruga detto Calipè); filtri amorosi (si utilizza il sangue); oggettistica (si utilizza il carapace); con la pelle invece si fanno scarpe, borse e portafogli.

Nel Mediterraneo sono presenti la:
 
Tartaruga marina comune (Caretta caretta)
Tartaruga verde 
Tartaruga liuto (Dermochelis coriacea)
Inoltre sono state segnalate anche:
 
Tartaruga bastarda (Lepidochelys kempii)
Tartaruga olivacea (Lepidochelys olivacea)
Tartaruga embricata (Eretmochelys imbricata)

Caretta caretta

Conosciuta come tartaruga comune, vive nelle acque calde e temperate del Mediterraneo e si riproduce anche sulle spiagge dei mari italiani (anche se in Italia la grande tartaruga con copertura del guscio cornea, carapace ovale, spesso allungato; possiede cinque lamine costali e tre lamine inframarginali su ciascun lato, il colore è rosso-marrone striato superiormente. I giovani presentano una carena dorsale dentellata che conferisce un aspetto di "dorso a sega". La massima lunghezza che questi esemplari raggiungono è di circa 140cm. Si nutre di molluschi, crostacei, occasionalmente pesci e alghe ma l’alimentazione dipende dal tipo di mare in cui si trovano: In acque profonde tendono a nutrirsi di salpe e meduse; in quelle poco profonde granchi, molluschi, ricci ecc.

Chelonia mydas

Chelonia Mydas conosciuta come tartaruga verde, Franca o Mida, vive nelle acque calde, temperate e poco profonde della zona orientale del bacino Mediterraneo ad una temperatura di 19°- 20°C. E’ una Tartaruga grande con guscio ovale; ha 4 lamine costali (per lato) e un paio di squame prefrontali. Il guscio è verde bruniccio, marmoreggiato di giallognolo. Le squame del capo hanno bordi chiari. L'involucro della mascella superiore è corneo, le piastre della corazza dorsale sono una a è di circa 140 cm. Ha un’indole socievole e vive in branchi, in zone tranquille e ricche di alghe. I piccoli sono carnivori, gli adulti invece si nutrono di alghe e piante marine. E’ stata abbondantemente utilizzata dall'uomo come alimento.

Dermochelys coriacea

La Dermochelys coriacea conosciuta come la tartaruga liuto vive negli oceani, alcune sono state ritrovate ai poli (sopportano temperature di -10°C) Atlantico e Mediterraneo, dove si riproduce. Anche oceani Pacifico e Indiano. E’ la tartaruga più grande esistente sulla terra, le massime dimensioni registrate sono di 275cm per la femmina adulta. L'apertura delle pinne raggiunge i 2.70 metri. Il peso degli adulti può raggiungere i 500 kg. Il carapace è appiattito, coperto da pelle robusta priva di piastre cornee ma rinforzata da placche rosse disposte a mosaico in senso longitudinale, con 5-7 carene molto prominenti; ha una colorazione nera con "lentiggini" chiare. E’ carnivora si nutre di molluschi, crostacei, salpe, meduse. E’ una tipo di tartaruga molto fecondo, possono deporre fino a mille uova.

 

Tartarughe Palustri

Le tartarughe palustri necessitano di zone acquatiche, non sono abili nuotatrici, pertanto preferiscono acque di livello basso e ricche di vegetazione. Trascorrono la maggior parte del tempo prediligendo le zone asciutte. Sono solite respirare in acqua tenendo tutte e quattro le zampe poggiate al suolo. Sfortunatamente sono le tartarughe più vendute e purtroppo chi le acquista non conosce le loro necessità e troppo spesso questi splendidi rettili vanno in contro ad un triste destino. Quindi ricordate che:

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E’ una tartaruga prettamente carnivora e che accetta vegetali, quali fette di zucchine, solo come integratori alla sua dieta. Adora i gamberetti (anche essiccati), pesce e carne, possibilmente macinata. Gli alimenti per cani, per esempio, vanno benissimo appena ha superato i primi mesi di vita.

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Se allevata nelle giuste condizioni può raggiungere una trentina di centimetri (dunque le occorre spazio)

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Ha un enorme bisogno di luce e quella di casa non basta

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Ha bisogno di temperature che non scendano sotto i 18-20 gradi

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Trascorre molti momenti all’asciutto dunque dovrete garantirle una zona emersa

Tra le razze più conosciute vi sono

Trachemys Scripta Elegans
Chrysemys Picta Belli
Pseudemys Nelsoni
Pseudemys Concinna
Geoclemys Hamiltonii
Cyclemys Dentata
Chinemys Reevesi
Graptemys Khoni

 

Trachemys Scripta Elegans

 

La Trachemys Scripta Elegans, conosciute come tartarughe dalle orecchie rosse, appartiene alla famiglia delle Emydinae (genere Trachemys, specie scripta), è originaria degli Stati Uniti. Vive in acque poco mosse come stagni, laghi e paludi con fondali fangosi e ricchi di flora Gli arti sono di colore verde chiaro, ai lati sono presenti delle sfumature rossastre. Il carapace che è ovale tende a scurirsi con l’età inizialmente è verde, con il tempo assume una colorazione molto scura tendente al nero. Il piastrone è giallo con macchioline scure. Le massime dette "tartaruga dalle orecchie rosse" a causa di due macchie rosse ai lati del muso. I maschi raggiungono la maturità sessuale a 5 anni, (le femmine a 3), hanno il piastrone concavo, le unghie e la coda sono più lunghe rispetto alla femmina. Sono tartarughe socievoli e curiose, sono onnivore, si nutrono di carne, pesce, mangime per tartarughe, grilli essiccati e piante acquatiche. Non sono una specie molto longeva, anche se ben accudite non superano i 30 anni. Hanno bisogno di un acquaterraio ampio (per una tartaruga di 10 cm le dimensioni necessarie sono di 60 x 30 x 30 cm). Sono importanti le lampade per riscaldare la parte in superficie ed il termoregolatore per acquari. La temperatura deve essere di circa 25°C e non inferiore (Sotto i 10°C vanno in letargo sott'acqua). Da evitare ghiaia sottile(che può essere facilmente ingerita) le piante di plastica e molte tartarughe nell’acquaterraio. Si deve ricreare una zona all’ombra ed una al sole. Le tartarughe hanno bisogno sia di nuotare che di stare su di una superficie asciutta a prendere una bella tintarella. Ogni tanto bisogna togliere un po’ di acqua sporca ed aggiungere acqua pulita (mai effettuare un cambiamento totale di acqua). Ricordate di variare l’alimentazione e non abbondare con le dosi di cibo da somministrare, controllate spesso la temperatura dell’acqua. Se il piastrone appare molliccio è bene consultare un veterinario.


TARTARUGHE TERRESTRI

Le tartaruga di terra sono animali diurni e vegetariani. Quelle presenti in Italia sono: la tartaruga greca (Testudo graeca) e la tartaruga di Hermann (Testudo hermanni). Hanno dimensioni molto simili, con una lunghezza da 20 a 35 cm e un peso di 2-5 kg, le femmine sono più grandi e possono raggiungere dimensioni maggiori. Sono rettili longevi, in libertà vivono circa 35 anni, ma in cattività superano i 100 anni. Con il freddo le tartarughe vanno in letargo. Il periodo del letargo comincia solitamente da Ottobre-Novembre e termina in Marzo-Aprile, a seconda delle condizioni climatiche presenti in primavera. Per quanto riguarda la riproduzione le tartarughe terrestri sono ovipare e depongono dalle 3 alle 12 uova (All’incirca nel mese di giugno) che nascondono in una buca del terreno e dopo un periodo di incubazione variabile tra i 4 e i 9 mesi (in genere in Autunno) nasceranno i piccoli. Le femmine Raggiungono la maturità sessuale a circa quattro/cinque anni e sono più grosse dei maschi. La tartaruga maschio ha una maggiore lunghezza della coda e il carapace è concavo nella parte inferiore (cioè la pancia presenta un infossamento). L'accoppiamento è piuttosto rumoroso: infatti il maschio batte il suo carapace contro quello della femmina per convincerla ad accoppiarsi, arrivando anche a morderla. LEGISLAZIONE: In base al CITES (Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione) è obbligatorio denunciare il possesso (nonché la nascita e il decesso in cattività) agli uffici del corpo forestale dello stato per quanto riguarda le specie protette, al fine di salvaguardarne l’estinzione e di regolarne il commercio.

Tra le razze più conosciute vi sono

Geochelone carbonaria
Geochelone denticulata
Geochelone elegans
Geochelone pardalis
Testudo Graeca
Testudo hermanni
Testudo horsifieldii
Testudo marginata

 

Geochelone carbonaria

La chelone carbonaria appartiene alla famiglia delle Testudinidae (genere Geochelone, specie Carbonaria), viene anche detta tartaruga dalle zampe rosse, vive nelle foreste ed in ambienti umidi. E’ originaria del sud America. La massima dimensione che raggiungono è di 40 cm. (il maschio è più grande della femmina). Sono di colore scuro con scaglie rossastre localizzate in prevalenza sulle zampe e che tendono a sparire con la loro crescita. Il piastrone è giallastro. Si può distinguere il maschio in quanto il è più convesso e la forma del carapace ricorda un 8. La femmina depone da 5 a 20 uova che devono essere incubate per circa 120 giorni a 30-32°C. Sono onnivore, si nutrono di lombrichi, lumache, formiche, termiti, api, scarabei, farfalle. In cattività si accontentano di frutta. In cattività devono disporre di temperature diurne di circa 23/30, notturne 15/20, il livello di umidità necessario è del 85%, hanno il bisogno di idratarsi spesso, quindi all’interno della loro abitazione sarà bene introdurre una ciotola non molto alta.

Geochelone denticulata

La Geochelone denticulata appartiene alla famiglia delle Testudinidae (genere Geochelone, specie Denticulata). Vivein foreste umide e ricche di vegetazione del sud America (Ecuador, Argentina, Bolivia, Venezuela, Nicaragua, Panama, Colombia. Il carapace è marrone con aureole gialle può arrivare sino a 50-60 cm nei maschi e 70-75 nelle femmine, Il piastrone e’ giallo/arancio, la pelle è scura con scaglie giallastre. Il peso può arrivare a 40-45 kg. La femmina depone da 3 a 8 uova Fino a 7 volte l’anno. L’incubamento dura 5 mesi ed è condotto ad una temperatura di 30°C. L’accoppiamento può avvenire in qualsiasi periodo dell’anno. I maschi si distinguono per il carapace è più lungo mentre la coda oltre ad essere più lunga rispetto a quella della femmina è anche più larga. E’ una specie vegetariana, le Geochelone denticulata si nutrono di frutta, melone, anguria, mele, pere, albicocche, erbe selvatiche, radicchi e cicorie. Non credo sia molto comodo tenerle in casa visto che raggiungono grosse dimensioni, in ogni caso assicuratevi di costruire una base in corteccia di legno, il fondo deve essere umido (umidità dell’80%) e spesso almeno 20 cm. Si deve inoltre disporre di una lampada ad UV in quanto questa specie necessita di una temperatura di 29 gradi (gli sbalzi di temperatura possono essere micidiali). Lo spazio che dovrà occupare il ternario per la singola tartaruga sarà di 1metro per 60 cm. Bisogna introdurre al suo interno una bacinella contenente acqua che servirà alla vostra “tartarughina” per abbeverarsi e bagnarsi. E’ importante osservare il loro comportamento, se la Geochelone denticulata non vorrà bagnarsi nel contenitore dovrete farlo voi.

Geochelone elegans

La Geochelone elegans conosciuta come la Tartaruga Indiana Stellata appartiene alla famiglia delle Testudinidae (genere Geochelone, specie elegans). Vive in Pakistan, Sri Lanka ed India ed è una tartaruga di dimensioni non molto grandi (il maschio raggiunge i 25 cm, la femmina i 20). Il carapace è nero a strisce gialle che le conferiscono il nome di tartaruga stellata. La tartaruga indiana ha 8 raggi, quella dello Sri Lanka ne ha 6. E’ una tartaruga molto tranquilla e pigra ma che nel periodo delle piogge si trasforma, il maschio “forza” la femmina all’accoppiamento tramite una specie di lotta. Il maschio ha la coda più lunga e larga, il carapace è più allungato. Le femmine hanno il carapace più tondeggiante ed una maggiore distanza tra il margine del piastrone e le placche del carapace. La femmina depone circa 15-16 uova di 4cm e 30g circa. L’incubazione va dai 2 ai 5 mesi. Sono totalmente vegetariane, mangiano cicoria, lattuga, radicchio, trifoglio, pere, mele e melone. (la frutta è meno indicata rispetto alla verdura). E’ molto semplice prendersi cura di questa tartaruga: e’ socievole, e si adatta facilmente, non occorrono particolari accorgimenti. Bisogna ricordarsi che è erbivora quindi non somministratele insetti o carne. Bisogna tenerla in casa (all’aperto solo in estate), il ternario deve essere un metro per un metro (per la coppia). Le uova in incubatrice vanno tenute alla temperatura di 30°C per 3 mesi.

Geochelone pardalis

La Geochelone pardalis conosciuta come Tartaruga leopardo appartiene alla famiglia delle Testudinidae (genere Geochelone, speciepardalis). Vive in zone aride della savana ed è distribuita prevalentemente in Etiopia, Sudan, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Tanzania, Kenya, Angola e Zambia. E’ una tartaruga molto grande (può raggiungere 60 cm per 40 kg). La colorazione del carapace ricorda un leopar difficile riconoscere il sesso delle tartarughe più piccole, il maschio ha la coda più appuntita ed il carapace più allungato, in ogni caso queste caratteristiche appaiono più chiare per le tartarughe di dimensioni superiori ai 13 cm. L’accoppiamento di questa specie è molto interessante: come per la maggior parte delle tartarughe terresti, il maschio costringe la donna, dopo sale sulla parte posteriore del carapace ed emette suoni particolari. La femmina è riproduttiva quando raggiunge una  dimensione di 26 cm, depone una dozzina di uova le sotterra e poi le cova per un centinaio di giorni. Può essere gravida anche 5 volte l’anno. Non mangia frutta e si nutre di poche proteine e molte fibre, gradisce il dente di leone, il trifoglio e tutte le erbe selvatiche o di campo. Le verdure vanno somministrate asciutte. Per integrare il calcio basta spolverare un osso di seppia sulle verdure. Il terrario dovrà essere abbastanza grande, (almeno un metro quadrato), non deve essere umido (max 50% di umidità), come fondo si possono utilizzare trucioli. Bisogna creare 3 zone: una con una temperatura inferiore ai 20°c, una con una temperatura di 25°c ed un’altra con 35°c.  Bisogna cercare un riparo per la femmina gravida, dovrà scavare una buca profonda 35 cm per deporre le uova che dovranno stare su sabbia ed erba. In incubatrice la uova vanno tenute ad una temperatura di 32°c. I piccoli dovranno stare in un ternario simile a quello degli adulti solo che il materiale di fondo dovrà essere di carta, inoltre necessitano di una dose di calcio maggiore.

 

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